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Conversione in legge del Decreto Pa bis, ecco cosa cambia

lentepubblica.it • 5 Agosto 2023

conversione-legge-decreto-pa-bisOk definitivo alla conversione in legge del Decreto Pa bis: all’interno una serie di disposizioni urgenti per il pubblico impiego.


Con questo provvedimento  compiamo un altro passo nel percorso di modernizzazione della Pubblica amministrazione intrapreso da questo governo”.

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, commenta così il via libera al Senato – dopo quello della Camera – al cosiddetto Dl Pa bis, che diventa legge.

Scopriamo dunque tutte le novità.

Via libera alla conversione in legge del Decreto Pa bis

Si tratta di misure per rendere più efficienti le nostre amministrazioni e dotarle degli strumenti necessari in tempi rapidi.

Si va dalla riorganizzazione di alcune strutture centrali e al potenziamento degli organici, a importanti novità per accelerare i concorsi per l’assunzione di docenti e le assunzioni del personale scolastico, a un coordinamento efficiente dei servizi e delle politiche attive del lavoro fino allo sblocco dei concorsi e delle graduatorie per gli enti territoriali.

In sede di conversione sono stati anche approvati due importanti emendamenti riguardanti le graduatorie dei concorsi e le assunzioni dei giovani: il limite del 20% agli idonei non si applica a determinati casi; mentre per i contratti di apprendistato e formazione lavoro, l’emendamento approvato amplia la possibilità di utilizzare le misure per favorire il reclutamento dei giovani nella pubblica amministrazione.

Qui di seguito un riepilogo delle novità più importanti.

Graduatorie concorsuali

Si superano gran parte delle difficoltà derivanti dalla norma che ha limitato la possibilità di scorrimento delle graduatorie al solo 20% dei posti messi a concorso. In particolare, grazie alle modifiche introdotte con l’emendamento il limite del 20% non si applica:

  • ai concorsi banditi per il reclutamento del personale educativo e scolastico impiegato nei servizi gestiti direttamente dai Comuni e dalle Unioni di comuni;
  • a tutte procedure concorsuali dagli enti locali o da enti o agenzie da questi controllati o partecipati che prevedano un numero di posti messi a concorso non superiore a venti unità;
  • a tutti i concorsi banditi dai Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti;
  • a tutti i concorsi banditi per assunzioni a tempo determinato.

Inoltre, con successivo Decreto ministeriale possono essere individuate ulteriori deroghe.

Contratti di apprendistato e formazione lavoro

L’emendamento approvato amplia notevolmente la possibilità di utilizzare le misure per favorire il reclutamento dei giovani nella pubblica amministrazione, previsto dall’art. 3-ter del D.L. n. 44/2023.

Si tratta in particolare:

  • dei contratti di apprendistato con giovani laureati individuati su base territoriale attraverso il portale InPA;
  • e dei contratti di formazione lavoro con studenti di età inferiore ai 24 anni che abbiano concluso il ciclo di esami sulla base di convenzioni con le Università.

I predetti contratti, stipulati a tempo determinato, possono al termine essere trasformati a tempo indeterminato sulla base della valutazione del servizio prestato.

In particolare per Comuni, Unioni di Comuni e Città metropolitane:

  • si raddoppia (dal 10% al 20%) il budget assunzione che può essere riservato a ciascuna  delle due forme contrattuali (quindi complessivamente fino al 40%);
  • si ampliano le deroghe ai limiti procedurali, chiarendo che per le assunzioni in questione non è necessario attivare le procedure di mobilità preventiva e le deroghe ai limiti finanziari, specificando che è possibile incrementare la spesa per i trattamenti economici accessori dei neo assunti, anche se a tempo determinato.

Prove dei concorsi per docenti

Per tutto il periodo di attuazione del PNRR, dunque fino al 31 dicembre 2026 e per i concorsi relativi alle 70 mila assunzioni di insegnanti da realizzare entro il 31 dicembre 2024, è previsto l’espletamento delle seguenti prove:

  •  prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese, da svolgere mediante l’ausilio di mezzi informatizzati
  • prova orale volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.

Stabilizzazione precari

Per la stabilizzazione del personale non dirigenziale da parte degli enti pubblici territoriali, possibile fino al 31 dicembre 2026, prevede l’applicazione di una determinata procedura (colloquio selettivo e valutazione positiva dell’attività lavorativa svolta), come specificato in sede referente, assicurando comunque il rispetto del principio dell’accesso dall’esterno, nel corso del triennio di programmazione, in misura non inferiore al 50 per cento dei posti dei fabbisogni.

Riserva posti

Si prevede, nell’ambito dei concorsi pubblici banditi da parte dei comuni per il reclutamento di personale dirigenziale, una riserva di posti non superiore al 50 per cento da destinare al personale, dirigenziale e non dirigenziale, che abbia maturato con pieno merito almeno trentasei mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni e che sia stato assunto a tempo determinato previo esperimento di procedure selettive e comparative a evidenza pubblica, o al personale non dirigenziale che sia in servizio a tempo indeterminato per lo stesso periodo di tempo

Il commento del Ministro Zangrillo

L’obiettivo che abbiamo – sottolinea il Ministro Zangrillo – è quello di rendere la pubblica amministrazione più moderna, innovativa e digitale. L’impegno del governo è massimo: per mettere a terra i progetti del Pnrr serve uno Stato moderno che sappia rispondere in tempi brevi alle richieste degli utenti, cittadini e imprese. Stiamo quindi compiendo ogni sforzo per dotare la macchina amministrativa, sia in termini quantitativi che qualitativi, delle competenze necessarie e per adeguarne il funzionamento ai migliori standard, certi che una Pa veloce ed efficace rappresenti uno strumento indispensabile per il successo di qualunque politica”.

Il Testo coordinato della conversione in legge

Potete consultarlo qui.

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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